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Solvit

Solvit è un servizio gratuito ideato per aiutare i cittadini e le imprese Europee a trovare soluzioni rapide ai problemi inerenti agli scambi commerciali che incontrano nel mercato interno europeo.

L’attività si svolge interamente online ed è formata da Centri nazionali presenti in tutti gli stati dell’UE, Islanda, Norvegia e Liechtenstein che cooperano per trovare, insieme, una soluzione ai problemi transfrontalieri causati dalla non corretta applicazione delle norme europee da parte delle amministrazioni nazionali.

Per ulteriori dettagli, rimandiamo al link di seguito.

Solvit

Aggiornamento Direttiva 2011/65/UE: inserite 4 nuove sostanze nella RoHS II

La Commissione Europea ha approvato in data 31 Marzo 2015 la modifica dell’Allegato II della Direttiva RoHS II 2011/65/UE in merito all’elenco delle sostanze soggette a restrizione. Nello specifico sono state inserite nella lista  4 sostanze (ftalati) soggette a limitazioni con relative percentuali di tolleranza per peso dei materiali omogenei:

  • Ftalato di bis(2-etilesile) (DEHP)     ≤0,1 %
  • Benzilbutilftalato (BBP)                      ≤0,1 %
  • Dibutilftalato (DBP)                             ≤0,1 %
  • Diisobutilftalato (DIBP)                      ≤0,1 %

Le nuove restrizioni saranno applicabili a partire dal 22 Luglio 2019 per i prodotti elettrici ed elettronici.  Per quanto riguarda i dispositivi medici in vitro e strumenti di monitoraggio le restrizioni si applicheranno a partire dal 22 Luglio 2021.

Modifica Direttiva 2011/65/UE

Marcatura e Certificazione di prodotto per il Nord America – Focus Macchine

Il mercato nord americano, per i costruttori di macchine e di equipaggiamenti elettrici, rappresenta un’interessante opportunità, tuttavia i riferimenti cogenti e tecnici sono molto diversi da quelli UE e un’autocertificazione può risultare non sufficiente e inopportuna.

Nello specifico negli USA gli enti vengono accreditati da OSHA (Occupational Safety and Health Administration) e denominati National Recognized Testing Laboratory (NRTL). Per il Canada gli enti vengono accreditati da SCC (The Standards Council of Canada) e denominati Certification Bodies. I prodotti che presentano tali Marcature attestano che vi è stato un controllo tecnico presso i laboratori competenti e che risultano in linea con le norme di prodotto specifiche. Qualsiasi modifica sul prodotto deve essere segnalata all’ente, che farà le dovute verifiche in termini di sicurezza per poi implementarle nella documentazione ufficiale.Il solo rispetto della UL 508A non è sufficiente per garantire la conformità di un insieme complesso.

Ampliare la conoscenza delle Leggi, dei Codici d’installazione Nord Americani, come il CFR, il NEC (National Electrical Code US), il CEC (Canadian Electrical Code) e degli standard NFPA 79 e ANSI, costituisce un elemento imprescindibile per i fabbricanti che intendono esportare in USA, Canada e Messico e per i tecnici che intendono operare con conoscenza della materia.

La sorveglianza e la verifica locale, cioè nelle varie contee, è effettuata dall’ispettorato avente giurisdizione noto come ESA (Electric Safety Authority) in Canada, o AHJ (Authority Having Jurisdiction) in USA.

Le linee guida redatte da OSHA  e il CFR (Code of Federal Regulations) degli USA costituiscono il riferimento per ogni AHJ per definire le regole per la sicurezza dei lavoratori: tuttavia gli AHJ hanno facoltà di interpretare le prescrizioni OSHA e gli standard di riferimento, anche se solo a favore della sicurezza.

Di fatto esiste la possibilità per la AHJ di fornire interpretazioni degli standard e di conseguenza di approvare o meno, in ultima istanza, la macchina completa, anche se dotato del quadro elettrico certificato da parte di un laboratorio di parte terza riconosciuto. Pertanto le valutazioni possono differire da Stato a Stato e dipendono dal singolo AHJ.

Le Norme di prodotto tra i USE e Canada risultano simili e di conseguenza tutti gli enti specializzati hanno il permesso di rilasciare Marchi di Certificazione prodotto unici, che sono validi in entrambi i Paesi, permettendo a coloro che importano di sottoporre i propri campioni ad una sola analisi in laboratorio, riducendo i costi e risparmiando tempo.

Il processo per ottenere la Certificazione di prodotto in Nord America è lungo e complesso e non sempre ha esito positivo, perciò è importante rivolgersi ad un ente abilitato,  che analizza la conformità del prodotto con le norme Canadesi e Statunitense evitando di sostenere costose modifiche in fase di approvazione.

Contattateci per qualsiasi offerta relativa un servizio di consulenza finalizzato alla verifica dei prodotti destinati a tali mercati. Il nostro supporto risulterà prezioso rispetto all’obbiettivo da raggiungere.

 

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Rapex Report Industrial Giugno 2017

Questo mese segnaliamo diversi casi di prodotti industriali che sono stati ritirati dal mercato in quanto non conformi alla  Direttiva Macchine della Comunità Europea. Nello specifico vi sono due Elevatori a forbice per veicoli (comunemente definiti cric per auto) che hanno un sistema di bloccaggio e di sicurezza che non funzionano correttamente, causando possibili lesioni gravi.  E’ stato inoltre individuato un tosaerba a batteria ricaricabile il quale non è in linea con i requisiti delle Direttive Macchine in quanto la batteria si surriscalda facilmente e il prodotto può incendiarsi. Infine due elevatori elettrici idraulici per veicoli commerciali la cui forza del sistema di bloccaggio dei bracci di traino è insufficiente a sostenere il peso causando la possibile caduta del prodotto con associati rischi di lesioni gravi dovuti al pericolo di schiacciamento. Per i suddetti prodotti, la Marcatura CE risultava quindi non essere coerente con i relativi Requisiti Essenziali di Sicurezza.

Qui di seguito il link con tutte le informazioni relative ai prodotti: vedi Rapex 21 e 23 del 2017.

 

Rapex-Report Industrial

UE: LIMITI DI MIGRAZIONE PIU’ BASSI PER IL PIOMBO NEI GIOCATTOLI

Il 27 Marzo 2017 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un emendamento per ridurre i limiti di migrazione del piombo nei giocattoli in conformità alla Direttiva sulla Sicurezza sui giocattoli 2009/48/CE (TSD).
In data 27 Aprile 2017 l’emendamento ufficiale (Direttiva (UE) 2017/738) è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (OJEU)  e sarà efficace dal 28 Ottobre 2018. Il confronto dei limiti attuali e nuovi è riportato nella tabella  di seguito.

Migrazioni Limiti di piombo (mg / kg)
Categoria 1

mg/kg di materiale per giocattoli secco, fragile, in polvere o flessibile

Categoria 2

mg/kg di materiale per giocattoli liquido o colloso

Categoria 3

mg/kg di materiale rimovibile dal giocattolo mediante raschiatura

Attuale 13.5 3.4 160
Novità 2.0 0.5 23

 

Direttiva 2017/738

UE: LA COMMISSIONE EUROPEA LIMITA IL FENOLO NEI GIOCATTOLI

Il 4 Marzo 2017, la Commissione Europea pubblica la Direttiva 2017/774 per introdurre un limite di migrazione e di contenuto di fenolo nei giocattoli, modificando l’appendice C dell’allegato II della Direttiva sulla sicurezza sui giocattoli 2009/48 / CE.  A decorrere dal 4 Novembre 2018, i giocattoli destinati all’utilizzo da parte di bambini di età  inferiore ai 36 mesi sono tenuti a rispettare tale restrizione. I limiti specifici sono riportati nell’appendice dell’allegato II C della Direttiva 2009/48 / CE.

 

SOSTANZA

 

CAS NO.

 

REQUISITI

 

Fenolo

 

 

108-95-2

5 mg / l (limite di migrazione) nei materiali polimerici secondo i metodi previsti dalle norme EN 71-10: 2005 e EN 71-11: 2005.
10 mg / kg (limite di contenuto) come conservante in conformità  con i metodi previsti dalle norme EN 71-10: 2005 e EN 71-11: 2005

 

Direttiva 2017/774

UNITED STATES CONSUMER PRODUCT SAFETY COMMISSION

Questo mese rileviamo diversi casi di prodotti non conformi alle leggi degli Stati Uniti d’America per diverse motivazioni.

I potenziali pericoli rilevati sono i seguenti.

Nell’ambito apparecchi e attrezzature elettroniche vi sono: 3 casi di scossa elettrica; 4 casi di incendio dovuto a surriscaldamento, 2 casi di malfunzionamento: il rilevatore di fumo non svolge correttamente la propria funzione e i soggetti non vengono avvisati in caso di incendio; non accurata lettura di tensione da parte di un rilevatore. Nell’attrezzature e articoli per l’infanzia troviamo un caso di lesione causato da un sedile per auto che si sgancia facilmente in caso di una brusca frenata. Nel settore abbigliamento e accessori presentiamo un caso di rischio di ustione di una sciarpa che risulta facilmente infiammabile. Nel settore hobby e sport evidenziamo 3 casi di lesione causati  dagli steli di un manubrio di una bicicletta che si rompono e  dallo scorretto funzionamento dei parafanghi. Nell’ambito prodotti per la casa abbiamo 3 casi di rischio di lesioni dovute alla rottura di tazze per surriscaldamento e un caso di ustione. Un caso di rischio chimico per utilizzo di vernice contenente un livello eccessivo di piombo. Nel settore giocattoli vi sono diversi rischi rilevati: 2 casi di soffocamento, un caso di lesione causato dalla rottura del pedale di accelerazione del giocattolo e un caso di possibile ingestione di batterie.

 

Qui di seguito il link per visualizzare i prodotti elencati precedentemente.

Recalls Product Safety United States

 

 

 

RECALLS PRODUCT SAFETY AUSTRALIA

Questo mese mettiamo in evidenzia casi di prodotti non conformi alle leggi dello stato Australiano per diverse motivazioni.

Per quanto riguarda gli articoli per l’infanzia e attrezzature per bambini sono stati riscontrati 3 casi di rischio di soffocamento e lesioni, in quanto i lettini per bambini non sono conformi allo standard di sicurezza obbligatorio australiano. Le culle non soddisfano i requisiti di progettazione, costruzione, prestazione ed  etichettatura. Si è riscontrato un altro caso di rischio soffocamento e gravi lesioni interne dovute ad un eventuale ingerimento di una componente del giocattolo LED Fidget Spinner, a causa della mancanza di protezione nel vano batteria. Nel settore apparecchi e attrezzature per illuminazione evidenziamo un caso di lesione: il sistema di sospensione della lampada non è in grado di reggere il peso. Nell’ambito apparecchiature e attrezzature elettroniche vi è un caso di rischio di scossa elettrica; un caso di asfissia, causato dalla perdita di gas di una stufa da campeggio; un caso di ustione e lesioni perché vi è un contatto diretto con olio caldo dovuto ad un difetto di fabbricazione. Nel settore vestiti e accessori rileviamo un caso di occhiali da sole che non contengono marcature e l’etichettatura appropriati che identificano la classificazione di categoria come richiesto dalle norme del paese. Per il settore apparecchi e attrezzature a gas vi è un caso di lesione e ustione dell’ utente perché  il vetro di protezione del camino a gas è di facile rottura.

 

Qui di seguito il link per visualizzare i prodotti elencati precedentemente.

 

Product Safety Australia

Rapex Report 16 – 20 Maggio 2017

Questo mese segnaliamo i casi di non conformità  alle Direttive Europee di prodotto, per le seguenti motivazioni: rischio chimico (42 casi), rischio lesioni (15 casi), rischio ambientale (1 caso), rischio asfissia (5 casi), rischio ustione (9 casi), rischio soffocamento (39 casi), rischio scossa elettrica (19 casi), rischio danneggiamento udito (1 caso), rischio strangolamento (7 casi), rischio ferite da taglio (2 casi) e rischio esplosione (2 casi).

rapex-report-16-20-maggio-2017

 

 

 

 

 

 
CONTAMINANTI DELL’ARIA INDOOR, DETERMINAZIONE EMISSIONE DEI VOC

I nuovi CAM per edilizia, arredi per interni e prodotti tessili, emissione dei VOC (Decreto Italia 11/01/2017)

CAM Decreto del Ministero dell’Ambiente contaminanti aria INDOOR e VOC

La Direttiva Europea 2004/42/CE definisce come VOC “ogni composto organico con punto di ebollizione iniziale non superiore a 250°C, alla pressione standard di 101.3 kPa”.

Tali composti sono pertanto in grado di produrre quantità apprezzabili di emissioni in aria, nelle normali condizioni ambientali di temperatura e pressione.
Alcuni prodotti da costruzione come i materiali di rivestimento per pareti, pavimenti e soffitti, serramenti, colle e sigillanti, etc.. possono contenere sostanze chimiche (ad esempio formaldeide e VOC) e, quando installati, emettere tali inquinanti.

Essendo inoltre alcuni di questi materiali porosi ed assorbenti possono intrappolare sia odori che prodotti chimici derivati da altre attività e materiali di costruzione, per riemetterli successivamente.
Le vernici inoltre costituiscono una fonte importante di inquinamento dell’aria indoor, sia perché contengono sostanze chimiche che evaporano facilmente all’aria, sia perché rivestono anche grandi superfici.

La maggior parte delle vernici convenzionali e dei prodotti di rifinitura è una fonte di emissione di VOC, tra cui formaldeide, benzene, toluene, ecc., che possono essere presenti con la funzione di solventi, diluenti ecc. o per aumentare le prestazioni del prodotto.

L’ emissione di composti organici volatili, consiste cioè nella “facilità” da parte di tali composti ad essere rilasciati dai materiali che li contengono (o che li possono produrre), nell’aria ambiente, essenzialmente tramite le loro superfici esposte.

Il contenuto di tali composti nei materiali / prodotti / manufatti è rilevante se si ha rilascio nell’ atmosfera circostante.
L’ emissione di VOC, dipende essenzialmente dai seguenti fattori:

  • la superficie esposta dei materiali / prodotti / manufatti in relazione al volume dell’ambiente in cui essi sono situati
  • le condizioni di temperatura e di umidità relativapresenti nell’ambiente
  • i ricambi di aria effettuati

L’inquinamento dell’aria negli ambienti indoor è un fenomeno che richiama sempre maggiore attenzione. Ne è dimostrazione la sempre crescente attenzione da parte degli schemi di certificazione “green” di ecosostenibilità ai crediti maturati con prodotti a bassa emissione di VOC, come per esempio il marchio europeo di qualità ecologica Ecolabel (Regolamento CE n. 1980/2000).

Il 28 gennaio 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in merito all’ “Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili“.

Tali CAM erano già stati definiti da precedenti Decreti per categorie merceologiche inserite nel Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), approvato con Decreto n. 135 dell’11 aprile 2008. Tale decreto ha come obiettivi la riduzione dell’uso delle risorse naturali, la sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con quelle rinnovabili, la riduzione della produzione di rifiuti, emissioni inquinanti e rischi ambientali.
In particolare, il punto  2.3.5.5, relativo all’emissione dei materiali, prescrive il rispetto di specifici limiti di emissione per i seguenti materiali:

• pitture e vernici
• tessili per pavimentazioni e rivestimenti
• laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili
• pavimentazioni e rivestimenti in legno
• altre pavimentazioni (diverse da piastrelle di ceramica e laterizi)
• adesivi e sigillanti
• pannelli per rivestimenti interni (es. lastre in cartongesso)

E’ coinvolto, in pratica, ogni materiale edilizio.

EQS E’ IN GRADO DI ATTESTARE la classe di emissione di VOC e può affiancare i produttori ed i fornitori con informazioni e supporto in tutto l’iter di adempimento al Decreto N. 2011-321.

Infine, EQS è attrezzata sia per le prove previste dal Decreto 11 gennaio 2017 che per la determinazione della riduzione di concentrazione di formaldeide in accordo a ISO 16000-23.