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7° Rapporto Direttiva Macchine

E’ stato pubblicato il “7° Rapporto della Direttiva Macchine sull’attività di sorveglianza del mercato ai sensi del D.Lgs. 17/2010 “.

Il rapporto Direttiva Macchine presenta l’esame dei risultati dell’Accertamento Tecnico effettuato dall’INAIL su delega del Ministero dello Sviluppo Economico, in base al comma 2 dell’art. 6 del D.Lgs. 17/2010 (ex comma 2 dell’art. 7 del DPR 459/96). Questo documento è molto interessante poiché costituisce una vera e propria banca dati per tutte le parti coinvolte (costruttori, utilizzatori, distributori, soggetti istituzionali).

Il rapporto Direttiva Macchina si articola in 4 capitoli in cui vengono descritte dettagliatamente le fasi dell’attività di sorveglianza: dalle segnalazioni di casi di presunta non conformità (pervenute al Ministero dello Sviluppo Economico al 30 giugno 2013), all’analisi delle segnalazioni e delle risultanze degli accertamenti tecnici divise per tipologia di macchina, alla presentazione della documentazione di riferimento per lo svolgimento dell’attività di sorveglianza del mercato.

Delle 3023 le segnalazioni totali di presunta non conformità pervenute al Ministero dello Sviluppo Economico, 2957 segnalazioni sono pervenute da soggetti istituzionali (Asl, Arpa, Dpl, Inail), 66 da altri soggetti quali magistratura, esercito, Stati della Comunità Europea e privati.
Le Autorità hanno concluso la procedura di sorveglianza esprimendo un parere (Conforme, non conforme, resa conforme) per alcune di queste segnalazioni l’iter risulta ancora in corso di definizione.

Leggi il Rapporto Direttiva Macchine:

20137Rapporto-1

INAIL
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza (DTS)
Dipartimento Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti (DCC)
Ed. 2013

EAC – Certificazioni in Russia, Kazakistan e Bielorussia: scadenza fase transitoria

Il 15/03/2015 scadrà la fase transitoria per le certificazioni EAC nei paesi dell’area EurAsEc (Russia, Bielorussia e Kazakistan).

Dal 15 febbraio 2013 i certificati di conformità Gost R e RT sono infatti stati sostituiti dal certificato e dalla dichiarazione di conformità dell’Unione doganale (valido sul territorio dei tre Stati). I prodotti certificati nell’ambito dei Regolamenti Tecnici dell’Unione doganale vengono oggi marcati con il marchio di conformità EAC (dal 2013 è vietato il rilascio dei certificati di conformità di tipo nazionale).

Fino al 15 Marzo 2015 i certificati di conformità di tipo nazionale rilasciati prima dell’entrata in vigore dei Regolamenti Tecnici rimarranno validi (solo sul territorio dello Stato membro che li ha rilasciati). I  prodotti  certificati  nell’ambito  dei  Regolamenti  Tecnici  dell’Unione  Doganale  vengono  marcati con il marchio di conformità EAC.

Il futuro per la certificazione in Russia e nei paesi EurAsEc  è caratterizzato da norme più severe e da una diminuzione degli  Enti  di  Certificazione e  dei  laboratori  di  prova  abilitati a  svolgere  le  procedure di valutazione  della  Conformità  nell’ambito  dei  nuovi  Regolamenti  Tecnici.

Molte le differenze rispetto all’emissione del Certificato Gost R o Gost RT, prima tra tutte  la necessità per gli importatori di appoggiarsi ad una società con sede nel territorio dell’Unione Doganale Euroasiatica per la richiesta della Dichiarazione di conformità EAC.

Ciò significa che il Certificato o la Dichiarazione di Conformità EAC dell’Unione doganale non potranno più essere ottenute in autonomia, poiché non potranno più essere intestati al fabbricante straniero. La nuova normativa prevede un nuovo soggetto, denominato “Rappresentante del fabbricante relativamente alla conformità e alla marcatura del prodotto”.

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EQS è in grado di supportarvi in tutte le fasi della Certificazione e di fornirvi, all’occorrenza, un Dichiarante residente in loco.

Norma IEC 61508 e SIL (Safety Integrity Level)

EQS è stato riconosciuto organo competente rispetto all’applicazione della Norma SIL – EN IEC 61508, che è una norma europea (EN) e internazionale, recepita in Italia come CEI EN 61508, che riguarda la “Sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza elettrici, elettronici ed elettronici programmabili (E/E/PE)”.

I sistemi elettrici ed elettronici programmabili per applicazioni di sicurezza, per essere a norma, devono quindi fare riferimento alla norma CEI EN 61508. I guasti pericolosi possono essere provocati da specifiche del sistema, dell’hardware o del software sbagliate, specifiche dei requisiti di sicurezza omesse per dimenticanza durante lo sviluppo delle funzioni di sicurezza nelle diverse condizioni operative, guasti casuali e sistematici dell’hardware, errori software, ma anche guasti comuni, errori umani, disturbi ambientali (elettromagnetici, temperatura, fenomeni meccanici, ecc.), disturbi all’alimentazione elettrica (caduta o abbassamento della tensione, ecc.)La norma IEC 61508 contiene i requisiti per minimizzare l’effetto di questi guasti.

La norma IEC 61508 copre la sicurezza funzionale dei sistemi di sicurezza che utilizzano tecnologie elettriche, elettroniche ed elettroniche programmabili (E/E/PE). La norma si applica a questi sistemi indipendentemente dal tipo di applicazione. La norma IEC 61508 definisce quattro livelli di Safety Integrity Level (da SIL1 a SIL4), ciascuno dei quali definisce una misura quantitativa della necessaria riduzione del rischio e quindi il grado di affidabilità che il sistema di sicurezza deve raggiungere per poter garantire tale riduzione.

La norma non definisce il SIL da raggiungere in funzione della specifica applicazione: quest’operazione deve essere eseguita mediante un’analisi di rischio del sistema tecnico in oggetto e una valutazione del rischio accettabile, come combinazione della probabilità e del livello di pericolo. Il SIL è relativo alla singola funzione di sicurezza e non all’intero impianto o ai singoli componenti. All’interno di un determinato impianto esisteranno numerose funzioni di sicurezza ciascuna delle quali relativa a un determinato pericolo a cui andrà associato un appropriato SIL. L’insieme dei componenti (e non presi singolarmente) di ogni sistema di sicurezza dovrà essere tale da rispettare la classe SIL da raggiungere. Per essere conforme alla norma si deve dimostrare che siano soddisfatti tutti i requisiti tra cui il SIL, obiettivi di ogni clausola e sottoclausola raggiunti. Alcune clausole della norma richiedono di specificare responsabilità delle persone, dipartimenti, organizzazioni per ogni fase ed attività del ciclo di vita della sicurezza funzionale.

Il personale impiegato nelle varie fasi deve essere competente per le attività loro affidate. Inoltre sono presenti linee guida da seguire per assicurare che il personale avente responsabilità per ognuna delle fasi del ciclo di vita della sicurezza funzionale sia competente a sufficienza per assolvere alle proprie responsabilità. Tutto il personale impegnato nelle varie attività del ciclo di vita della sicurezza funzionale, incluse le attività gestionali, dovrà avere un appropriato grado di addestramento, una buona conoscenza tecnica, una pertinente esperienza ed una idonea qualifica, in relazione alla mansione ed al ruolo di responsabilità ricoperti.