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Normative di riferimento e certificazioni per la Nuova Zelanda

Sintesi delle normative di riferimento sulle certificazioni Nuova Zelanda

Certificati di Conformità

Esiste un accordo di mutuo riconoscimento (Mutual Recognition Agreement – MRA) tra l’Unione Europea (UE) e la Nuova Zelanda per i prodotti e i settori elencati di seguito:
• prodotti medicali
• dispositivi medici
• apparecchiature terminali di telecomunicazione
• apparecchiature a bassa tensione
• compatibilità elettromagnetica (EMC)
• macchine
• attrezzature a pressione.

La conformità con gli standard neozelandesi può essere comprovata con un certificato corrispondente o una dichiarazione rilasciata da un ente competente del paese di esportazione. Ai prodotti oggetto di tale documento, può essere concesso l’accesso al mercato neozelandese senza alcuna ulteriore valutazione della conformità.

Gli importatori devono prestare attenzione anche ai bandi della divisione “Consumer Affairs” del Ministero del Lavoro, dell’Innovazione e dell’Occupazione riguardanti le merci pericolose. Per esempio, queste informazioni riguardano i seguenti regolamenti:

• giocattoli per bambini che contengono piombo ad un livello superiore a 90 mg/kg
• qualsiasi pistola balestra senza sicurezza del meccanismo di sparo è vietata in Nuova Zelanda
• i piccoli magneti ad alta potenza devono conformarsi alle prescrizioni dell’AS/NZS ISO 8124.1 con riguardo alle dimensioni e alla potenza.

La normativa di riferimento è la AS/NZS ISO 8124-1.

Per quanto riguarda i requisiti d’etichettatura e le avvertenze tipo per giocattoli contenenti piccole parti, vale quanto già detto precedentemente per l’Australia.

Normative di riferimento e certificazione per l’Australia

Certificati di conformità

L’Australia ha le proprie norme nazionali per un certo numero di prodotti. Per quanto riguarda la standardizzazione dei prodotti, l’autorità responsabile in Australia è l’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC).
Mentre la maggior parte delle norme sono volontarie, alcuni prodotti specifici devono essere conformi a norme obbligatorie (ad es. particolari giocattoli per bambini, lettini e girelli per bambini, caschi, letti a castello, ecc.). Inoltre, l’ACCC può vietare del tutto particolari tipi di merci.
Mentre ci sono uffici in ogni stato o territorio australiano, l’ACCC come autorità centrale può essere contattata ai seguenti riferimenti: Australian Competition and Consumer Commission (ACCC), GPO Box 3131, AU-Canberra ACT 2601, (23 Marcus Clarke Street, AU-Canberra ACT 2601), phone numbers: +61 2 62431111, 62431305, fax number: +61 2 62431199.

Esiste un accordo di mutuo riconoscimento (Mutual Recognition Agreement – MRA) tra l’Unione Europea (UE) e l’Australia per i prodotti ed i settori elencati di seguito:

• prodotti automotive
• compatibilità elettromagnetica (EMC)
• apparecchiature a bassa tensione
• macchine
• dispositivi medici
• attrezzature a pressione
• apparecchiature terminali di telecomunicazione.

La conformità con gli standard australiani può essere comprovata con un certificato corrispondente o una dichiarazione rilasciata da un ente competente del paese di esportazione. Ai prodotti oggetto di tale documento, può essere concesso l’accesso al mercato australiano senza alcuna ulteriore valutazione della conformità.

La normativa di riferimento è la AS/NZS ISO 8124-1.

Requisiti d’etichettatura
Requisiti speciali di etichettatura sono applicabili ad un determinato numero di prodotti, ad esempio bevande alcoliche, vegetali e prodotti vegetali, semi, sigarette, medicinali, prodotti terapeutici e cosmetici, fertilizzanti, frigoriferi, orologi, giocattoli, indumenti, cuoio, ecc.

Etichettatura di sicurezza e marcatura dei giocattoli: generalità
Lo scopo dell’etichettatura di sicurezza è quello di fornire adeguate informazioni di sicurezza al consumatore al momento dell’acquisto (riportate sul giocattolo o sulla confezione se esiste) e/o prima dell’uso iniziale del giocattolo (cioè le istruzioni) e/o prima di ogni utilizzazione del giocattolo (cioè l’etichettatura dei giocattoli).

Definizione di etichettatura e localizzazione
L’etichettatura di sicurezza dovrebbe essere posta in modo visibile, facilmente leggibile, comprensibile e indelebile. Le informazioni di sicurezza devono essere in un formato che richiami l’attenzione del consumatore e devono essere apposte sull’imballaggio o sul prodotto in modo che il consumatore, al momento dell’acquisto, le possa facilmente vedere.

Classificazione d’età
I giocattoli oggetto di una qualsiasi delle disposizioni della norma ISO 8124 devono essere etichettati in modo da indicare l’età minima per l’uso previsto.

Piccoli giocattoli e giocattoli contenenti piccole parti
Piccoli giocattoli e giocattoli contenenti piccole parti o i loro imballaggi devono riportare una dichiarazione simile alla seguente: “ Warning! Not suitable for children under 3 years. Contains small parts.” Le parole “Warning! Not suitable for children under 3 years” possono essere sostituite dal simbolo grafico riportato in figura. L’indicazione del rischio specifico dovrebbe apparire sul giocattolo stesso, sull’imballaggio o nelle istruzioni per l’uso.

Simbolo grafico per avvertenza d’età
I dettagli della progettazione del simbolo grafico devono essere i seguenti:
⎯ il cerchio e la banda devono essere di colore rosso;
⎯ lo sfondo deve essere bianco,
⎯ la fascia d’età e il profilo del viso devono essere neri;
⎯ il simbolo deve avere un diametro di almeno 10 mm e le proporzioni tra i diversi elementi
deve essere come quelle in figura;
⎯ la fascia d’età per cui il giocattolo non è adatto deve essere espressa in anni, ad es. 0-3.

Avvertenza tipo per giocattoli contenenti piccole parti, con rischio di soffocamento, adatti a bambini di età superiore ai 36 mesi
“Warning! Not suitable for children under 3 years. Contains small parts.”

Simbolo avvertenza età

Rapex report 26

Questa settimana segnaliamo i casi di 19 prodotti no-food dedicati all’infanzia non conformi alla direttiva per la sicurezza dei giocattoli e alle norme europee.

Di seguito elenco completo dei prodotti con immagini, paesi di provenienza e misure punitive adottate.

Rapex report 26

 
Master Certificazione di Prodotto EQS – Istituto Masini

Master in Certificazione di Prodotto 2015

PREMESSA E SCOPI
Aggiornamento professionale e approfondimento specialistico rappresentano da tempo esigenze centrali, tanto per i consulenti quanto per i professionisti d’impresa. In questo senso, la formazione professionale ha via via assunto un’importanza determinante per costruire e rafforzare percorsi professionali capaci di interpretare in modo adeguato le nuove esigenze di operatori e clienti, oggi più che mai alla ricerca di risposte competenti per gestire le attuali complessità.

Il Master Certificazione di Prodotto EQS – Istituto Masini è stato pensato proprio per soddisfare tutti i bisogni formativi e informativi dei professionisti.

Un percorso che mette al centro un pool di “formatori” di primissimo livello, vale a dire gli stessi operatori che giorno dopo giorno si occupano di Sicurezza e Certificazione di prodotto in tutte le sue fasi: la costituzione delle Norme, la loro interpretazione tecnico legale, i Test sui prodotti fino all’emissione dei relativi Certificati. Una garanzia in più per ricevere un aggiornamento normativo o una formazione completa ex novo, su ogni eventuale modifica normativa, interpretativa o giurisprudenziale con a la qualità e l’autorevolezza di EQS e dell’Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini.

Nel 2015 non si può prescindere dall’opportunità di poter operare in modo agevole nel mercato internazionale, per questo motivo per ogni modulo formativo della durata di un fine settimana è previsto un pomeriggio dedicato al sunto che verrà tenuto esclusivamente in lingua Inglese.

Scarica la BrochureScarica la Scheda d’iscrizione

Rapex – Report 19 del 15/05/2015 N.1 A12/0614/15 Danimarca

Il prodotto seggiolino da auto per bambini “Ferrari” Mod. D9 2014, 140.940 è stato sottoposto alla procedura di richiamo dal mercato perché contiene e rilascia tris(1,3-dichloro-2-propyl) phosphate (TDCP) dannosa per i bambini.
I valori misurati equivalgono ad una quantità di 31500 mg/Kg con una migrazione di 150 mg/m2.
Il TDCP è una sostanza cancerogena non ancora sottoposta a restrizione da parte del Reg. 1907/2006 REACH.

Tuttavia, ai sensi dell’art. 136 c.3, esiste una strategia per la riduzione del rischio connesso all’uso di questa sostanza consultabile al seguente link: http://echa.europa.eu/documents/10162/13630/trd_ireland_tdcp_en.pdf

Art. 136 c.3 Reg. 1907/2006
3. Uno Stato membro il cui relatore non ha trasmesso, entro il 1 giugno 2008, la valutazione dei rischi e, se del caso, la strategia per limitare i rischi, a norma dell’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CEE) n. 793/93:
a) documenta le informazioni sui rischi e pericoli a norma dell’allegato XV, parte B, del presente regolamento;
b) applica l’articolo 69, paragrafo 4, del presente regolamento sulla base delle informazioni di cui alla lettera a); e
c) prepara una documentazione indicando come ritiene necessario che ogni altro rischio individuato sia affrontato da un’azione diversa da una modifica dell’allegato XVII del presente
regolamento.

La sostanza, utilizzata come ritardante di fiamma, è stata già inserita nell’elenco di prodotti chimici pericolosi utilizzati nei giocattoli destinati ai bambini di età inferiore ai 36 mesi o in altri giocattoli destinati ad essere messi in bocca.

L’elenco è presente all’Appendice C della Dir. 2009/48/CE ai sensi dell’art. 46, paragrafo 2.
Le disposizioni indicate nella tabella sottostante si applicheranno a partire dal 21 Dicembre 2015.

Vedi tabella

Normative di riferimento e certificazione per gli Stati Uniti

Certificati di Conformità

Il “Certification of Conformity for Consumer Products” è un documento che attesta che i prodotti per l’infanzia sono stati testati e sono risultati conformi ai requisiti di sicurezza degli Stati Uniti e alle relative norme.

La certificazione deve essere preparata dall’importatore o dal produttore nazionale in lingua inglese. Nel caso di prodotti di consumo destinati ai bambini, i Test Report e i Certificati devono essere emessi da un laboratorio terzo riconosciuto.

L’autorità competente è la Consumer Product Safety Commission (CPSC), 4330 East West Highway, US-Bethesda, MD 20814, phone number: +1 301 5047923, fax numbers: +1 301 5040124, 5040025.

Contenuto minimo:
• descrizione del prodotto
• nome e indirizzo dell’importatore o del produttore nazionale
• nome e indirizzo del laboratorio di certificazione (obbligatoria solo nel caso di prodotti per l’infanzia)
• nome e recapito della persona responsabile della conservazione dei test report
• luogo e data di fabbricazione
• luogo e data dei test
• norme di sicurezza CPSC alle quali il prodotto è conforme.

Mentre per i prodotti per l’infanzia è richiesto un certificato di prodotto (CPC), un certificato generale di conformità (GCC) si applica a tutte le altre merci per le quali sono definite le norme di sicurezza dei prodotti di consumo. La differenza principale è che il CPC è emesso sulla base dei risultati ottenuti da un ente terzo approvato. Le prove di produzione dei prodotti per l’infanzia devono essere effettuate su base periodica.

Si consiglia di informarsi in anticipo per su quali prodotti siano oggetto di certificazione e per i dettagli sugli standard di prodotto. Nel caso di prodotti per l’infanzia, i principali requisiti cui fare riferimento sono i seguenti:

• contenuto di piombo totale
• contenuto di piombo nelle vernici e nei rivestimenti di superficie
• divieto di presenza di piccole parti (per i prodotti destinati ai bambini al di sotto dei tre anni di età)
• specifiche norme sulla sicurezza dei giocattoli
• divieto di ftalati
• schede di registrazione di prodotto allegate ai prodotti dell’infanzia destinati ad un uso prolungato (ad esempio culle, passeggini, ecc.; ulteriori dettagli sono riportati di seguito)
• requisiti per abiti
• talune sostanze pericolose possono essere vietate nei prodotti per bambini, come previsto dal Federal Hazardous Substances Act (FHSA).

Come menzionato sopra, le schede di registrazione di prodotto preaffrancate devono essere allegate ai prodotti durevoli per bambini; nelle stesse devono essere riportati il nome e le informazioni di contatto del produttore, le informazioni di base relative al prodotto (cioè il nome e il numero di modello), nonché la data di fabbricazione. Una volta forniti il nome e le informazioni di contatto, il consumatore restituisce la scheda; l’avvenuta registrazione del prodotto consente di semplificare le operazioni di ritiro o l’invio d’informazioni sulla sicurezza da parte del produttore.

In aggiunta al CPC, per i prodotti per l’infanzia sono richieste informazioni di tracciabilità permanenti riportate sul prodotto o sulla sua confezione.

Normative di riferimento
Le normative di riferimento sono le seguenti: ASTM F963, CONEG (Packaging) e FHSA (Experimental Sets or Chemical Toy).

Requisiti d’etichettatura
Per i requisiti di etichettatura specifici per giocattoli consultare la norma ASTM F 963.

I requisiti di sicurezza per la marcatura sono costituiti da un simbolo di avviso (un punto esclamativo in un triangolo equilatero), una parola di segnalazione (CAUTION o WARNING), e il testo che descrive il rischio correlato. Inoltre, la marcatura di sicurezza può contenere il testo relativo a cosa fare o non fare per evitare lesioni (ad esempio “Tenere fuori dalla portata del bambino”). La parola di segnalazione deve essere tutta in maiuscolo, carattere sans serif e non inferiore a 1⁄8in. (3,2mm) di altezza e deve essere al centro o allineata a sinistra. Il simbolo di avviso deve precedere direttamente la parola di segnalazione. L’altezza del triangolo deve essere almeno pari all’altezza della parola. Il punto esclamativo deve essere alto almeno la metà dell’altezza del triangolo e deve essere centrato verticalmente nel triangolo. Il testo che descrive il rischio e il comportamento per evitare il pericolo deve essere in caratteri sans serif, deve essere allineato a sinistra o giustificato. Le lettere maiuscole non devono essere inferiore a 1/16in. (1,6mm). In base anche ai limiti di spazio, si consiglia, ove possibile, che tali testi inizino nella riga successiva sotto la parola di segnalazione e che una nuova linea venga impiegata per ogni dichiarazione successiva.

Quando invece non viene indicato l’uso specifico della parola di segnalazione per la sicurezza dell’etichettatura, si raccomanda l’uso della parola di segnalazione CAUTION per indicare una situazione potenzialmente pericolosa che potrebbe provocare lesioni di lieve o moderata entità, e l’uso della parola di segnalazione WARNING per indicare una situazione potenzialmente pericolosa che potrebbe causare la morte o lesioni gravi.

Ci sono specifiche riguardo il testo descrittivo del pericolo e il comportamento da osservare per evitare l’esposizione al rischio stesso. Quando invece il testo per la marcatura di sicurezza non è specificato, esso è lasciato a discrezione del costruttore.

L’etichettatura di sicurezza necessaria deve comparire sulla parte più visibile del packaging.

Per articoli giocattolo confezionati come premi in o su di una confezione contenente altri articoli, la marcatura di sicurezza deve comparire sulla confezione del gioco, e simile etichettatura deve figurare sulla confezione più grande che lo contiene.

Tutte le marcature di sicurezza devono essere ben visibili e leggibili, devono essere separate singolarmente da ogni altra scritta o disegno e devono essere almeno in lingua Inglese. Tali marcature devono essere chiaramente visibili per il pubblico cui sono destinate e devono essere di colore contrastante con lo sfondo sul quale sono poste.

Quando l’etichettatura di sicurezza è stampata sul giocattolo stesso mediante un processo di decorazione, come lo stampaggio a caldo, serigrafia, o simile, esso deve rimanere leggibile anche dopo il normale utilizzo e un prevedibile e ragionevole uso improprio.

Quando la marcatura di sicurezza è apposta su un giocattolo in forma di etichetta, l’etichetta deve essere applicata in modo che aderisca saldamente al giocattolo e nessuno dei suoi bordi sia sollevato dalla superficie del giocattolo. Tale etichetta deve rimanere leggibile anche dopo un uso normale e un prevedibile e ragionevole uso improprio.

Piccole parti, piccole palle, biglie e palloncini
Le confezioni di piccole palle, biglie, palloncini e alcuni giochi e giocattoli, qualsiasi materiale descrittivo le accompagni, e, se i prodotti non sono imballati ed etichettati, i contenitori per la vendita al dettaglio forniti da produttori o importatori devono riportare la marcatura di sicurezza in conformità al 16 CFR 1500.19 (b).

Secondo 16 CFR 1500.19 (d), tutte le avvertenze devono apparire, almeno in lingua inglese sulla parte più visibile del packaging e devono essere racchiuse in un’area quadrata o rettangolare, con o senza bordo. Il design dell’etichetta, l’uso di vignette, o la vicinanza di altre etichette o scritte non deve occultare o rendere irrilevante alcuna enunciazione prevista in marcatura.

Le avvertenze di cui sopra devono essere visualizzate su almeno due linee, apparire su uno sfondo a tinta unita ed essere separate dal restante materiale grafico da uno spazio non inferiore a quello minimo consentito per l’altezza del formato delle avvertenze precauzionali (per esempio la frase “non per bambini di età inferiore a 3 anni.”). Se non separati da quella distanza, l’etichettatura deve essere circondata da una linea di confinamento.

Tutte le etichette relative alle avvertenze di cui sopra devono essere conformi ai seguenti requisiti di dimensioni, calcolati sulla base delle dimensioni del packaging. Secondo la tabella sottostante, con “Signal Word” si intendono le parole “Warning” e “Safety Warning “; con “Statement of Hazard” si intendono rischi specifici, tipo “Choking Hazard”; con “Other material” sono contrassegnate tutte le altre dichiarazioni.

Vedi tabella

Un triangolo equilatero con un punto esclamativo deve precedere la parola di segnalazione. L’altezza del triangolo deve essere uguale o superare l’altezza delle lettere della parola “WARNING” ed esso deve essere separato dalla parola da almeno una distanza pari allo spazio occupato dalla prima lettera della parola stessa. Il punto esclamativo deve essere alto almeno la metà dell’altezza del triangolo ed essere centrato verticalmente nel triangolo.

Avvertenza tipo per giocattoli contenenti piccole parti, con rischio di soffocamento, adatti a bambini di età superiore ai 36 mesi
Per giochi e giocattoli destinati ai bambini di almeno 3 anni ma inferiore a 6 anni di età e che contengono piccole parti, la marcatura deve essere come da immagine sottostante.

Vedi immagine

 

Nickel tested o nickel free? – Guida alla normativa e limiti di rilascio

Qual è l’iter di certificazione da seguire e quando un prodotto può essere considerato Nickel Tested? Si dice Nickel Tested o Nickel Free?

Proviamo a fare un po’ di chiarezza su questo tema di interesse, dal momento che il nickel è contenuto davvero in una grande quantità di prodotti, dalla bigiotteria alla cosmetica, dagli alimenti ai tessuti.

La dicitura “Nickel Free” non è tecnicamente corretta, in quanto le analisi di laboratorio non sono in grado di testare con certezza assoluta la quantità “zero” di nickel contenuta all’interno di un prodotto.
Le analisi possono piuttosto stabilire quali sono i limiti di rilascio del nickel contenuto in un prodotto sul corpo umano, se essi sono al di sotto o al di sopra di una determinata soglia considerata dannosa per la salute. In quest’ottica è certamente più corretto utilizzare la dicitura “Nickel Tested” che garantisce che un prodotto, anche se contiene nickel, ne rilascia sulla pelle o in altre zone del corpo una quantità che si trova al di sotto della soglia pericolosa e non comporta dunque nessun rischio per la salute, perché non è assimilabile dal corpo.

FONTI NORMATIVE
Le norme di riferimento per il nickel sono le seguenti:

• Regolamento (CE) n. 1907/2006 (c.d. Regolamento Reach) – artt. 67-73 e Allegato XVII, n. 27
• D. Lgs. 14 settembre 2009, n. 133 – art. 16 (Disciplina sanzionatoria Regolamento REACH)
• Norma EN 1811:2011 Metodo di prova di riferimento per il rilascio di nichel da tutti gli assemblati che vengono inseriti in parti perforate del corpo umano e da articoli destinati a venire in contatto diretto e prolungato con la pelle
• Norma EN 12472:2009 Metodo per la simulazione dell’usura e della corrosione per la determinazione del rilascio di nichel da articoli ricoperti.

Esse stabiliscono che i limiti di rilascio del nickel sono:

• 0,2 μg/cm2/settimana per gli oggetti da inserire negli orecchi perforati o in altre parti perforate del corpo umano durante la cicatrizzazione della ferita causata dalla perforazione (piercing);
• 0,5 μg/cm2/settimana per i prodotti destinati ad entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle;
• per quest’ultimi, qualora vi sia un rivestimento “nickel tested”, tale rivestimento deve garantire che il tasso di cessione di nickel consentito non venga superato per un periodo di almeno due anni di uso ordinario dell’articolo.

Nuova Direttiva PED 2014/68/EU

E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la nuova Direttiva PED del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, che riguarda l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione.

La nuova direttiva PED 2014/68/UE ha sostituito la vecchia direttiva 97/23/CE, (che sarà abrogata a partire dal 19 luglio 2016) ed entrerà in vigore per le parti legate al Regolamento CE 1272/2008 1° giugno 2015.

L’applicazione della nuova Direttiva PED è obbligatoria dal 19 luglio 2016. I certificati emessi secondo la vecchia Direttiva 97/23/CE rimarranno validi con le modalità indicate nella nuova Direttiva.

La 2014/68/EU stabilisce che la fabbricazione di attrezzature a pressione “esige l’impiego di materiali sicuri”.

– Entro il 28 febbraio 2015 devono essere recepite le disposizioni legislative relative alla classificazione dei fluidi in Art. 13 (alcuni fluidi ora appartenenti al gruppo 2 passeranno al gruppo 1 o viceversa; inoltre cambierà la categoria di rischio di alcune attrezzature).

– Il 1 giugno 2015 entrerà in vigore per le parti legate al regolamento CE 1272/2008.
Le attrezzature a pressione immesse sul mercato a partire dal 1° giugno 2015 dovranno tenere conto della nuova classificazione dei fluidi.

– Entro il 18 luglio 2016 entrerà in vigore per le disposizioni relativi agli altri articoli, in particolare quelli legati alla responsabilità degli operatori economici.

L’ Importatore e il Distributore, prima dell’immissione sul mercato, sono tenuti a verificare che il Fabbricante abbia seguito l’appropriata procedura di valutazione della conformità (art. 14) e devono accertarsi che il Fabbricante abbia realizzato la Documentazione Tecnica.

E’ previsto un “controllo interno della produzione” da parte del Fabbricante. Il Fabbricante cioè, si accerta e dichiara (sotto la sua esclusiva responsabilità) che l’attrezzatura a pressione interessata soddisfa i requisiti della Direttiva.
Il primo obbligo del Fabbricante è l’ elaborazione della Documentazione Tecnica. Tale documentazione, oltre a consentire di valutare la conformità dell’attrezzatura a pressione ai requisiti pertinenti, deve includere un’ analisi e una valutazione adeguate dei rischi.
Solo al termine della stesura della documentazione tecnica il Fabbricante può redigere la Dichiarazione di conformità UE e apporre la marcatura CE.

Il fabbricante ha l’obbligo di “analizzare i pericoli e i rischi per individuare quelli connessi con la sua attrezzatura a causa della pressione e deve quindi progettarla e costruirla tenendo conto della sua analisi…” (All.I Requisiti Essenziali di Sicurezza)

L’Analisi dei pericoli non è più considerata sufficiente, ad essa il Fabbricante dovrà accostare l’Analisi e valutazione dei rischi (quantitativa e probabilistica).

Eqs è in grado di supportare gli Operatori Economici in tutte le fasi di elaborazione della Documentazione Tecnica per la Direttiva PED soprattutto per quanto riguarda il documento di Analisi dei Rischi.

 
Motori elettrici: Dal 1 Gennaio 2015 dovranno avere efficienza IE3 (potenza da 7,5 a 375 kW), o IE2 (con inverter)

Il Regolamento CE 640/2009 si applica ai motori elettrici così come definiti all’Articolo 2, comma 1 ovvero a motori trifase 2, 4 e 6 poli a singola velocità, con potenze da 0,75 kW a 375 kW compresi, tensione fino a 1000 V e con la capacità di operare in servizio continuo.
Sono esplicitamente esclusi (Articolo 1, comma 2) dal campo di applicazione i motori progettati per funzionare interamente immersi in un liquido e i motori completamente integrati in un prodotto per i quali non è possibile testare le prestazioni energetiche autonomamente dal prodotto. Sono inoltre esclusi i motori per applicazioni speciali (es. motori per ambienti ATEX e motori auto frenanti).
Le nuove classi IE definite dalla nuova norma IEC 60034-30:2008 si basano sul metodo di prova IEC 60034-2-1 del Settembre 2007.

Sulla base dello stesso criterio della precedente norma, vengono individuate delle differenti classi:
IE1 = rendimento standard
IE2 = alto rendimento
IE3 = Premium Efficiency

I livelli di rendimento in accordo alla 60034-30:2008 devono essere misurati con l’applicazione del metodo specificato nella norma IEC 60034-2-1 e sono riportati tali e quali nell’Allegato I del Regolamento 640/2009/CE per le sole classi IE2 e IE3.
Con il nuovo Standard EN 50598-2, vengono definiti i Requisiti e limiti dei sistemi elettrici di azionamento (PDS) attraverso le classi IES (International Efficiency of Systems IS0/IES1/IS2), in questo modo è possibile determinare la classificazione di efficienza energetica/valutazione dell’insieme motore-sistema elettrico di azionamento.

La gamma media è IES1 e sistemi che non raggiungono il valore minimo di IES1 sono classificate come IES0, i sistemi più efficienti, con valori del 20% sopra IES1, sono identificati come IES2. Questo nuovo standard aiuterà anche agli utenti finali in valutazioni più accurate.